domenica 29 gennaio 2012

Angouleme, come ho affrontato una fiera del fumetto all'estero.

Salve,
oggi sono tornato dalla mia prima fiera del fumetto ad Angouléme.
Devo dire che l'atmosfera è completamente diversa da quelle a cui sono abituato qui in Italia, prima fra tutte, diciamo è la mancanza assoluta dei cosplayer. che intasano il traffico con i loro imgombranti costumi e la mancanza di quel caos da mercato squisitamente italiano. devo aggiungere che mancavano molti stand di gadgete e cazzatine varie che attirano nerd e otaku da tutto il mondo e che il fumetto americano e quello giapponese è nettamente inferiore rispetto al francese che è ovunque.
Ma partiano con ordine.
Io M e N siamo partiti da Bo la sera del martedì 24, con gli zaini belli pieni di spranze, book, cd,dossier, bighliettini da visita e chipiùnehapiùnemetta e ci siamo ritrovati nel bel mezzo del nulla aFirenze ad aspettare un pulman, all'inizio eravamo da solisoletti a cantare vecchie sigle di cartoni animati, poi ci ha raggiunti il ptimo fiorentino, che assomigliva vagamente ad un nostro prof, e guarda caso il tizio si è rivelato un fan sfegatato del prof. Ma a me sembrava già abbastanza picchiatello.
Poi piano piano sono arrivati tutti con quelli dell'accademia di firenze e siamo saliti su sto benedetto pulmann e li abbiamo conosciuto altri ragazzi della nostra stessa sede di reggio S, Me e A.
E strano ma vero mi trovavo stranamente simpatico parlando con gli altri e sono rimasto particolarmente colpito dalla mia capacità di interazione con altre persone che conosco da poco. Diciamo che mi sono stati subito simpatici, ecco.
Insomma così abbiano affrontato la notte, io con la musica nelle orecchie a palla e che ha impedito di dormire alcune ragazze che sedevano davanti a me, cioè da seppellirmi sotto terra.
Alla fine dopo svariate soste aglia utogrill ho dovuto sostenere anche una specie di colloquio improvvisato con la responsabile e la traduttrice presentandogli il mio progetto (che per la cronaca è questo a dx) e la mia storia

E li improvvisamnte mi sono accorto di quanto fosse complicata e diq uanto abbia sbagliao a non ascoltare il prof. avete presente le illuminazioni?!
Ecco mi hanno fatto rendere conto che la mia storia poteva benissimo diventare un giallo con protagonista il detective e che questo che io avevo presentato poteva essere solo un episodio, insomma era perfetto per una serie e non come l'avevo pensato io.
Peccato che alla fine anche il mio detective moriva e così svanivano anche le mie poche illusioni di aver creato una storia accattivante.

Se nel mentre ci mettiamoc he anche gli altri avevano portato dei lavori della Madonna allora potevo benissimo seppellirmi.
Il giorno dopo siamo giunti all'abbazia che sembrava più un centro di riabilitazione per alcolisti anonimi (o forse lo era) e ci hanno spedito nelle camere noi abbiano preso una stanza da 5 ma ci abbiano dormito in 6.
Accampati.
Io ho tirato fuori il mio bel sacco a pelo e ki sono avvoltolato dentro e poi siamo scesi a cenare.
Per primo ci hanno servito della zuppa calda, delle coscie di pollo e formaggi vari con un dolce che sembrava del panettone ma al'interno avevo stranamente messo dei personaggi del presepe (mi pare si chiami Gallete de rois e si prepari per l'epifania)tutto sommato non era male e la cameriera assomigliava stranamente a Maryl Streep. Vabbè poi con N trovavamo somiglianze in tutti.
La sera nei nostri lettini continuavamo a schiamazzare e parlottare mentre queli della stanza affianco continuavano a bussare mentre N urlava per ogni minimo rumore.

Il girono dopo ad Angouleme, che per la precisione è davvero caratteristica, un piccolo borgo francese con le chiesette gotiche e le casette bianche. Davvero bella.
La fiera era divisa in padiglioni come Lucca e devi mostrare il pass o il braccialetto per entrare e noi abbiano fatto la fila di 1 ora nell'attesa del pass, metti che poi la responsabile mi avava già fissato un incontro con gli editor la mattina io ero in tensione come una molla.
Alle 10 ci rechiamo nello stand delle major, le case editrici maggior, e ci mettiamo in fila alla Lombard, maquesti alla fine ci snobbano e ci mandano via, così, penso io, il peggio è passato, ma no! perchè riesco io e un altro ragazzoa  prendere appuntamento alla Casterman per un colloquio il pomeriggio.
Così lasciati un po' alla deriva io, N e M ci prodighiamo a cercare altri contatti, io non riuscivo a spiccicare nemmeno una parola, meno male che c'erano quelle due a parlare al posto mio. Insomma una nullità totale!

nello stand degli alternative M si è fatta dare dei consigli da una fumettista, ma questa le ha corretto piùche altro le traduzioni, ma fai te.
Poi siamos tati rifiutati dalla DElcourt e siamo andati all' ANKAMA e li la povera M si è fatta più di tre or di fila mentre io avevo un colloquio prenotato.
Devo dire che il mio primo colloquio di lavoro è stato fantastico:
le mani mi tremavano, e non sapevo che dire cosicchè la traduttrice non sapeva spiegarmi, anche l'editor se n'è accorta e mi ha detto di stare calmo, cisoè fai te. Insomma alla fine mi ha fatto notare che avevo ancora poca dimestichezza e che il mio tratto non era propriamente francese, ma un po' americano.
Dopo aver finito il colloquio ero un po' intontito e sono andato dalla M che aspettava ancora pazientemente, poi anche N ha fatto il colloquio e siamo giunti appena in tempo per fare il nostro, L'editor dell'ankama capiva l'italiano ma rispondeva in inglese e bene o male ho capito quello che mi stava dicendo, insomma devo migliorare, arricchire le tavole e perseverare. nel compenso pare che a tutti siano piaciuti i miei colori.

giunti in dormotorio abbiamo assistito all'invasione dei compagni di firenze che sono venuti a fare 4 chiacchiere e a farsi un po' i fatti nostri.  io dico per provarci con la naty, quello che però mi stava più sul cazzo è il fatto che erano molto più bravi di me.

 IL  giorno dopo ho fatto un po' di shopping, giustamnete di fumetti e di cos'altro.
e ho abbiamoa vuto una specie di colloqui/figura dimmedda con l'editor degli humanoidi associati. ma è stata davvero gentile devo die. Devo mettermi d'impegno con le lingue. E dopo aver passato 3 ore a far la fila per la Lombard ci hanno sbolognati mettendoci l'appuntamento per il giorno dopo.
La sera poi ho esagerato un po' con il vinello che ci mettevano a tavola e quindi non ho fatto altro che ballare e cantare per tutta la sera.


domenica 15 gennaio 2012

The Sisterhood.

Ho finalmente completato questo grande progetto francese e avrò la possibilità di mostrarlo anche alla fiera del fumetto ad Angouleme.
Queste sono tutte le mie ragazze.
La storia è stata tradotta anche in francese e di questo devo ringraziare anche alcune mie carissime amiche.
Ora devo solo stamparlo e incrociamo le dita!